Il popolo di “Res” si riunisce al Santuario con “La politica delle città”
A ridosso delle festività natalizie si sono riuniti ieri, al salone Giovanni Paolo II della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, amici e simpatizzanti del movimento Res, promosso dall’ex parlamentare regionale Giovanni Cafeo e protagonista, negli ultimi anni, di numerose iniziative che hanno fatto da stimolo al dibattito sociale, politico ed economico in città.
Tema dell’incontro “La politica delle città”, volutamente al plurale proprio per evidenziare come in una città dalle molte sfaccettature, come Siracusa, non si può pensare ad un approccio univoco ma valutare le tante peculiarità, di carattere urbanistico ma anche sociale, che chi ha intenzione di amministrare non può non tenere conto.
Giovanni Cafeo ha lanciato dal palco un importante messaggio, utile soprattutto nell’ottica delle prossime amministrative di primavera, ovvero quanto sia inaccettabile e squalificante per la politica parlare oggi di “totonomi” per la carica di sindaco, come se le necessità e le emergenze della città, quotidianamente sotto gli occhi dei cittadini, non avessero importanza purché si raggiunga un accordo politico sulle poltrone della giunta da occupare.
“Un simile atteggiamento è esattamente l’origine dei problemi di questa classe politica – ha ricordato Cafeo, per il quale “è necessario riportare fiducia nei cittadini attraverso un serio processo di partecipazione all’amministrazione della città”, un metodo che con il progetto ReStart, negli ultimi anni, ha dato risultati importanti e riconosciuti, a partire dal documento regalato alla città sulla proposta di candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033.
Ospiti di Giovanni Cafeo sul Palco Mauro Nicosia, presidente di Confetra Sicilia, Alessandro Montel, direttore del Made Programme e Marco Romano, docente di Management, Logistica Distributiva e Omnicanalità, digital Innovation e Transformation Management all’università di Catania.
Mauro Nicosia ha posto l’accento sulla centralità della logistica in un territorio come quello della Sicilia Orientale, di cui Siracusa rappresenta il cuore, anche nell’ottica di un ritorno degli investimenti sul territorio, grazie anche ai vantaggi fiscali delle Zes.
Alessandro Montel ha raccontato, non senza un pizzico di amarezza, la difficoltà di investire in cultura e formazione nel nostro territorio senza avere un’adeguata copertura da parte delle grandi fondazioni del nord Italia, in particolare a Milano e a Torino; una lacuna, quelle delle fondazioni, sottolineata proprio da Giovanni Cafeo per introdurre il suo intervento.
Marco Romano, confermando la sua indole “vulcanica”, ha evidenziato che i colpevoli della situazione che stiamo vivendo hanno ancora la “faccia” di ripresentarsi come il nuovo che avanza, quando invece dovrebbero essere i ragazzi, con la loro forza e freschezza di idee e di spirito, a prendersi la responsabilità di cambiare il Paese, a partire proprio dalle città.
Al termine degli interventi è stato messo a disposizione un questionario, tramite QR code, per offrire idee e proposte per la città di Siracusa, raggiungibile a questo link: https://forms.gle/xYdVWce79JXBWsbH7
L’incontro si è concluso con il tradizionale scambio degli auguri di buone feste e la promessa di appuntamenti cadenzati nel corso del 2023, per avvicinarci alle elezioni con le idee più chiare e soprattutto con una visione più definita del futuro di Siracusa.